IT16CR25

AS (2016) CR 25
Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2016

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(Terza parte)

ATTI

Della venticinquesima seduta

Giovedì 23 giugno 2016, ore 10.00

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO

Andrea RIGONI (Italia, ADLE / ALDE)
(Doc. 14069)

Grazie Presidente,

La ringrazio per avermi dato la parola. Per la Commissione Migrazioni questo è un rapporto importante, come veniva ricordato dalla collega. Il titolo è: “Reti educative e culturali delle comunità che vivono all’estero”. Com’è già stato illustrato nell’intervento precedente, questo rapporto rappresenta un elemento di grande importanza per la nostra Assemblea parlamentare. Si tratta di un problema attuale: l’integrazione dei migranti nei paesi di residenza.

Per quello che ci riguarda, vorrei presentare il parere della nostra commissione rispetto a queste reti educative e culturali di queste comunità che risiedono all’estero. Non c’è integrazione positiva senza una più ampia integrazione culturale, educativa. Le culture, come è chiaro, devono integrarsi insieme, devono convivere, avere un’osmosi, ovvero avere la capacità di mettere insieme culture diverse, stili di vita diversi, religioni diverse. Ma bisogna comprendere l’importanza che le comunità della diaspora hanno in questa fase di maggiore integrazione dei migranti nei paesi di residenza a nostro riguardo.

Come sapete, la nostra commissione ha regolarmente affrontato la questione della diaspora dei migranti. E in particolare, nella recente relazione che è stata approvata, di cui mi onoro di essere stato relatore, è stata affrontata la questione della partecipazione democratica dei migranti della diaspora. È chiaro che i migranti si integreranno sempre di più se saranno chiamati a partecipare alle scelte dei paesi dove risiedono, lavorano e contribuiscono. Tutto questo deve avvenire all’interno di un meccanismo di armonizzazione generale.

La risposta che viene data dalla relazione dell’onorevole LE BORGN’ riguarda anche due aspetti importanti rispetto alla composizione e alla realizzazione delle reti della diaspora: l’istruzione e la cultura. Questi due ambiti sono particolarmente importanti rispetto alla crisi migratoria in corso. A sostegno di questa raccomandazione abbiamo elaborato alcuni emendamenti che proporremo all’Assemblea e che illustrerò più avanti, ma quello che noi teniamo a sottolineare è che la diaspora dei migranti può rappresentare un vero ponte fra i paesi di origine e quelli di residenza. Dobbiamo cogliere anche gli aspetti positivi di questi fenomeni migratori. Ce ne sono molti negativi, ma anche positivi. Quello di un’integrazione più generale e quello, come è stato detto nel rapporto e come noi sosteniamo come commissione, dell’uso di un network anche parlamentare della diaspora, fatto dai parlamentari dei paesi interessati.

Questo può essere un elemento forte affinché, oltre che essere un problema, la migrazione possa diventare un’opportunità per i nostri paesi.

Grazie