IT17CR28

AS (2017) CR 28
Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2017

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(Quarta parte)

ATTI

Della ventottesima seduta

Luned́ 09 ottobre 2017, ore 11.30

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO

Paolo CORSINI (Italia, SOC / SOC)
(Doc. 14392)

Grazie Presidente,

In modo preliminare sento di dover ringraziare i colleghi HUNKO e O’REILLY che ci hanno predisposto materiali estremamente interessanti e definito una diagnosi del tutto plausibile dei problemi albanesi. Voglio associare a questo ringraziamento anche tutti i membri della delegazione, perché abbiamo lavorato in modo assolutamente corale, e i funzionari del Consiglio d’Europa che ci hanno accompagnato e assistito in questo impegno.

Il quadro politico albanese era estremamente complesso e persino a rischio, in ragione di una sorta di guerra civile a bassa intensità che contrapponeva i due maggiori schieramenti. Non c’è dubbio che l’accordo che ha consentito le elezioni il 25 giugno e ha impedito uno scontro frontale assume un significato periodizzante rilevante. Anche se non sfugge all’osservatore – e tutti abbiamo convenuto su questa valutazione – che si è trattato di un accordo per così dire privato, extra istituzionale. Comunque, per quanto attiene a un giudizio complessivo, noi non possiamo che rimarcare come i candidati abbiano potuto liberamente esporre le proprie posizioni e siano state rispettate le libertà fondamentali di riunione e di espressione. Non c’è dubbio che anche rispetto a precedenti valutazioni il quadro albanese presenti un indubbio miglioramento. Peraltro, le autorità locali sono state molto collaborative nei nostri confronti e non hanno fatto mancare il loro conforto nel sostenere la missione.

Mi limiterò, visto anche il brevissimo tempo a disposizione, a segnalare alcune criticità. La prima sta nella constatazione di uno scarso grado di indipendenza delle istituzioni pubbliche. Inoltre, sorgono problemi in ordine alle procedure seguite quanto alla designazione del presidente dei membri della commissione elettorale centrale, nonché in relazione alla registrazione tardiva di alcuni partiti politici. Così pure vanno sottolineati la mancata possibilità di promuovere coalizioni e un codice elettorale eccessivamente dettagliato.

Vanno sicuramente potenziati i diritti dei candidati indipendenti, va rafforzata la quota per la rappresentanza di genere, vanno chiarite meglio le procedure relative ai contenziosi e infine va probabilmente ripensato il meccanismo di spoglio, perché lo spoglio delle schede non avviene nelle singole sezioni ma in novanta centri a ciò abilitati, il che determina una mancanza di fiducia generalizzata.

Se queste sono le criticità, tuttavia la nostra delegazione non può che ribadire un giudizio positivo nel quadro di un miglioramento delle condizioni di garanzia della democrazia elettorale in Albania.

Grazie.

Luis Alberto ORELLANA (Italia, EPP/CD / PPE/DC)
(Doc. 14392)

Grazie Presidente,

Volevo ringraziare il relatore e tutta la delegazione che ha fatto il monitoraggio in Albania, di cui ho fatto parte, per il lavoro svolto. Credo che abbiamo sicuramente assistito a un clima positivo durante la giornata di voto. Ma credo che il dato importante politico sia stato quest’accordo del 18 maggio 2017, che ha risolto una situazione di stallo davvero difficile che rischiava di portare a una vera crisi politica, ma soprattutto istituzionale in Albania. Nonostante le criticità che ci sono state segnalate, legate anche ai tempi fuori i termini di legge, quest’accordo ha consentito quest’appuntamento elettorale di fine giugno.

Abbiamo visto un miglioramento, abbiamo assistito a un’elezione in cui i media sono abbastanza liberi, quindi la campagna elettorale, com’è stato riportato nel rapporto, è stata una campagna libera, tutti i partiti si sono potuti esprimere. La partecipazione popolare alle elezioni è stata adeguata, viste le condizioni: al di sotto, purtroppo, del 50%, ma sappiamo bene che la popolazione albanese, purtroppo per loro, è molto diffusa fuori dal proprio paese. Ad esempio, abbiamo una grossa comunità albanese in Italia. Credo quindi che bisognerà pensare – e questo è il mio suggerimento adesso – a estendere il voto anche a chi risiede all’estero.

Non dobbiamo però dimenticare che c’è ancora tanto da fare. Quest’accordo è particolarmente importante, ma il clima politico è ancora troppo dominato da gravi accuse reciproche, da un non riconoscimento dei partiti politici l’uno con l’altro che mina la credibilità dell’intero sistema politico. È un danno per tutti e un punto da migliorare.

Infine, credo che questa giornata, che ritengo positiva, possa essere un passo avanti anche in vista di una futura adesione dell’Albania all’Unione europea, che credo sia uno degli obiettivi che si sta ponendo anche l’attuale governo.

Grazie