IT17CR34ADD1

AS (2016) CR 34
Addendum 1

Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2017

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(Quarta parte)

ATTI

Della trentaquattresima seduta

Giovedì 12 ottobre 2017, ore 10.00

DISCORSI IN ITALIANO NON PRONUNCIATI

Tritan SHEHU (Albania, NR / NI)
(Doc. 14418)

Io comincerei questo mio intervento con le parole del Santo Padre a proposito dei crimini dell’ISIS: “Migliaia di persone, tra qui anche i cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale, bambini morti di sete e di fame durante la fuga; donne sequestrate, persone massacrate, violenze di ogni tipo, distruzioni dappertutto di case, patrimoni religiosi, storici e culturali”. E questi crimini non hanno niente a che fare con Dio.

Così abbiamo davanti a noi una realtà non semplicemente criminale, ma molto di più, un genocidio di dimensioni mondiali, abbiamo crimini messi da un sistema, creato con un’organizzazione reale, con le sue istituzioni, con una ideologia diabolica, che tenta di essere nascosta dietro concetti religiosi, ma che non ha niente a fare con loro.

E c’è anche di più; se per esempio i nazisti cercavano di nascondere i loro crimini, di non lasciare tracce di quelli, i jihadisti fanno il contrario, creano tali scene macabre con una regia ben perfetta, li registrano e poi li distribuiscono dappertutto, proprio per terrorizzare tutta l’umanità, per lanciare una sfida a tutti noi. E con questi massacri, con i loro modi di fare, ISIS commette crimini non solo verso le loro vittime, ma in realtà contro ogni membro della nostra umanità, contro ogni essere umano, a parte la sua religione, cultura, razza, nazionalità, l’età, sesso, etc.

Questi criminali finanziati, organizzati, radunati nel loro stato di oscurità, non tentano soltanto di uccidere migliaia di persone, di sfruttare le ricchezze, di violentare le donne, di implementare la schiavitù, ma molto di più, cercano di distruggere l’Uomo come essere umano, civile e parte di una società di diritti, di distruggere tutta la nostra società, la nostra cultura, i nostri valori.

Dunque davanti a noi non abbiamo a che fare non soltanto con un gruppo di criminali, ma con tutto un meccanismo creato e organizzato, di terrore e di distruzione, che non ha limiti morali e geografici di azione, che attacca il mondo intero, che considera nemico da uccidere o da diventare schiavo, chiunque non fa parte della loro criminale organizzazione.

Questa è la realtà tragica di questo terrorismo e radicalismo, è la verità che con molto dolore non possiamo negare o fare come il struzzo che mette la sua testa dentro la sabbia per non vederla. Noi dobbiamo conoscerla per affrontarla e per sconfiggerla.

In questo ambito io sono pienamente d'accordo con il materiale presentato, mettendo in evidenza che i crimini realizzati dall’ISIS, in tutte le loro dimensioni, caratteristiche, coinvolgimenti, elementi etc, creano la struttura dei crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio, e così dovranno essere affrontati e condannati.

Grazie.