IT18CR15

AS (2018) CR 15
Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2018

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(Seconda parte)

ATTI

Della quindicesima seduta

Mercoledì 25 aprile 2018, ore 15.30

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO

Florian KRONBICHLER (Italia, FDG / GDL)
(Doc. 14526, Doc. 14505)

Thank you, Mr. President.

Parlerò in italiano.

Mi è dispiaciuto di non essere riuscito a intervenire prima della pausa. Si sa che le conclusioni, di solito, sono più seguite che non le aperture, ma l’incidente mi rende l’opportunità di far di pena virtù. Mi ero preparato a parlare di vittimismo del giornalista. Volevo invitare, insomma, ad accorgerci anche della forbice nella propria testa, sì, della forbice nella testa, che spesso ci censisce più di quanto il più cinico censore non fosse capace. Insomma, volevo invitare me e i colleghi di tutta la categoria, visto che siamo in tanti a fare giornalismo in questa aula, a mostrare più coraggio e forza conflittuale.

Mi ero preparato a questo.

Poi succede che nella pausa pranzo mi si avvicina un giornalista, un giornalista tedesco, freelance, al servizio di una televisione britannica, di preciso, e mi confronta con il seguente problema suo, ma non solo suo. Di seguito, infatti, si sono fatti avanti altri suoi colleghi lamentandosi dello stesso problema. Che problema? Qui, fuori da questa sala, nell’atrio, è instaurata una media box. A tutti noi parlamentari, mi pare di aver capito, è permesso, su richiesta, di pontificare e di farci intervistare da questa postazione. Anzi, mi è già successo di essere stato invitato a farlo. Apparentemente, la direzione della casa vi vede un’opportunità per pubblicizzare i lavori del Consiglio d’Europa, dato che spesso si lamenta dello scarso riscontro che il Consiglio d’Europa trova sui media.

“Parlano di noi solo quando c’è un caso di corruzione”, ho sentito lamentarsi l’altro ieri il Presidente dell’Assemblea Parlamentare. Ecco, giornalisti accreditati al Consiglio d’Europa mi dicono che a loro, ultimamente, viene chiesto di pagare – quanto non sono riuscito a sapere – ma di pagare se vogliono, di loro iniziativa, usare tale media box per dei servizi da trasmettere dal Consiglio d’Europa.

A parte che oggi, per tutta la mattinata, la box era inusata, per dire che non c’era nessun membro dell’Assemblea Parlamentare che si potesse esser sentito disturbato da un giornalista. La stretta male si concilia con gli alti principi che noi qui dentro oggi declamiamo. Magari fa parte delle misure di risparmio annunciate?

Per concludere: mi chiedo quale sia lo status dei giornalisti, ossia the status of journalists, in Europa e lo status of journalism in Europe, qui dentro, se il libero accesso alla media box è libero solo al parlamentare e al suo porta-microfono da esso prescelto, e non è libero ai giornalisti liberi.

Thank you very much.